Milioni stranieri per la campagna UDC?
Non so quanti se ne saranno accorti, ma nella seconda parte del dibattito elettorale dell’altro ieri sulla TSI il candidato ticinese UDC agli Stati ha fatto un’affermazione inquietante.Alla domanda di Marty su chi abbia pagato e paghi la campagna martellante dell’UDc costata sinora oltre 15 milioni di franchi accertati, mentre il Ps ha speso poco più di 1 milione e non diversamente avranno fatto anche gli altri due partiti di Governo, Pierre Rusconi, dopo una battuta sarcastica, ha risposto con queste testuali parole: “Ci sono dei sostenitori. Mi sembra che ci sia un interesse anche nel mondo politico internazionale che è attento alle problematiche della Svizzera e quindi può darsi che ci siano delle case internazionali che possono anche sostenere un partito come l’UDC, che difende quello che è la Svizzera”.In altre parole i fiumi di milioni della campagna essenzialmente antieuropeista dell’UDC provengono in parte (quanta?) da forze attive internazionalmente, quindi anche estere, quali non si sa. PerchéNon certo per via degli stranieri criminali, che così come vengono espulsi oggi (con la condanna viene comminata di regola anche l’espulsione) sarebbero espulsi anche domani, in virtù dell’iniziativa priva di sostanza lanciata dal partito di Blocher a suon di pecore bianche e nere. Probabilmente invece a qualcuno fuori dal nostro Paese o che ha stretti legami con qualcuno fuori dal nostro Paese interessa poter contare ancora su una certa opacità per operazioni finanziarie discutibili, che un’intesa rafforzata con l’Europa metterebbe a repentaglio.L’UDC ticinese, protagonista mesi fa di una raccolta di firme mancata in favore di una legge sulla trasparenza, è in realtà la meno trasparente fra i partiti ticinesi e svizzeri. Taccia oggi noi socialisti di collaborazione con l’Ue quando i suoi maggiori esponenti (fiduciari, consulenti, assicuratori ecc) fanno affari d’oro con facoltosi europei soprattutto della vicina Italia.
Orbene, mentre in Ticino il finanziamento delle campagne elettorali sottostà a qualche norma di trasparenza (voluta in particolare dal centrosinistra), sul piano federale un’analoga richiesta è caduta. Altrimenti potremmo sapere chi sono queste “case internazionali” che versano, non certo disinteressatamente, milioni all’UDC per la sua campagna astiosa ed aggressiva.
Nella recente campagna per le cantonali il candidato al Consiglio di Stato Siccardi il 18 marzo, sempre alla TSI, fece un’affermazione significativa: disse che lui gli ingegneri per l’azienda li andava ad assumere in Italia perchè costano meno. Fece una figuraccia. Ma l’affermazione dell’altro ieri di Rusconi a me pare ben più inquietante della gaffe del candidato alle cantonali.
Che l’UDC, partito patriottico fino al parossismo, risulti venduto a forze straniere tanto da farsi finanziare è certamente un paradosso. Ma è soprattutto un pericolo grave per chi ama il nostro Paese. In attesa di qualche chiarimento da parte del partito di Maurer, il giudizio è nelle mani degli elettori.
Pubblicato sulla Regione, ottobre 2007
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parto dal presupposto che ognuno fa quello che vuole dei propri soldi.Un privato oppure un azienda ha il diritto di fare donazioni a partiti o movimenti.Gli USA sono maestri in questo.
Ma una cosa è certa nessuno,o pochi,donano denaro se non avranno qualcosa in cambio.Sotto questo aspetto la Svizzera non è certo il paese piu' trasparente che ci sia.E' noto che siamo il paese dei "cartelli" e delle lobby.Ziegler,personaggio che non gode certo della mia stima,diversi anni fà scoperchio' i retroscena dei nostri politici.Niente di catastrofico,infatti poco o nulla successe.Resta il fatto che la campagna elettorale dell UDC è stata molto marcata.Molto piu' degli altri partiti.Liberissimi di farlo,niente lo vieta.Ma donazioni a fondo perso al nostro patriottismo mi suona molto come la parola fesso.
Sarebbe molto interessante sapere chi ha donato,se di donazioni si tratta,e cosa è stato chiesto in contropartita.Da notare che una richiesta di trasparenza in tal senso fu fatta a livello federale dalla sinistra ma non fu accettata dal resto del parlamento.Peccato