venerdì 7 marzo 2008

MALEDETTI,VERGOGNATEVI

Bellinzona: saldati i binari di accesso alle Officine


Dura reazione dei dipendenti dello stabilimento. E' sciopero. La deputazione chiede un incontro con Leuenberger. Sabato manifestazione a Bellinzona


La rabbia e la delusione sono esplose stamane a Bellinzona. E così, dopo l'annuncio del direttore di FFS Cargo Nicolas Perrin della cancellazione di 126 posti di lavoro alle Officine bellinzonesi - 401 in tutta la Svizzera - i toni della protesta si sono fatti più duri. Sono stati saldati i binari di accesso allo stabilimento. Sono stati pianificati dei turni di guardia. E gli operai - che sono in sciopero - dicono che rifiuteranno di presentarsi, da lunedì, ai colloqui personali previsti dalla direzione. Domani pomeriggio alle 16.00 è inoltre prevista una manifestazione in Piazza del Municipio a Bellinzona. E gli operai delle Officine invitano tutta la popolazione a partecipare e a dimostrare solidarietà.

Che buttava male era chiaro da tempo. Nicolas Perrin, giunto in Ticino questa mattina per confermare le voci delle ultime settimane, è stato accolto con fischi e grida. La manutenzione dei carri, ha poi confermato il direttore delle FFS, sarà esternalizzata e quella dei locomotori sarà trasferita. Perrin non ha potuto aggiungere molto di più: ha illustrato la situazione deficitaria della società, che non lascia spazio ad altre soluzioni e ha poi dovuto lasciare il capannone in fretta e furia, tra la rabbia delle centinaia di lavoratori giunti fin dalle prime ore della giornata.

La deputazione ticinese alle Camere federali chiederà oggi un incontro urgente con il consigliere federale Moritz Leuenberger, capo del dipartimento federale dei trasporti. Ma il consigliere nazionale leghista Attilio Bignasca smorza da subito le speranze: "Sono tornati i Balivi. Attendiamo la nomina dei Landfogti. Leuenberger non ha mai deciso neanche quale carta igienica comprare per il suo ufficio. Non conta nulla. Non ha mai deciso niente".


non manchero' in piazza domani pomeriggio.In una parola ,una vergogna.Una vergogna per come i Ticinesi sono trattati come sempre da figli della serva.Una vergogna quando una azienda funziona e fa gola.