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Per i fatti di Locarno siete stati chiamati ad intervenire?
"I tragici fatti di Locarno hanno suscitato un'ondata di reazioni che si sono poi tradotte spesso in forme di violenza verbale, ma al nostro servizio non è pervenuta nessuna segnalazione. Abbiamo comunque iniziato un'azione di monitoraggio e notato – ed apprezzato – gli sforzi profusi da vari moderatori ed amministratori di siti d'informazione - sia essa convenzionale o meno – e di discussione per garantire uno scambio di vedute su toni civili. Ovviamente, questo è un giudizio di massima poiché l'esame degli innumerevoli spazi simili sparsi nella rete è semplicemente impensabile. Fondamentale quindi per noi è la collaborazione di utenti e gestori delle diverse piattaforme".
Il vostro monitoraggio ha portato a degli interventi?
"Si. Abbiamo rilevato alcuni casi limite e in una circostanza siamo intervenuti con successo presso un provider".
Un episodio di censura?
"Non si tratta di vestire i panni dei censori o di limitare la libertà di espressione, bensì, come detto, di vegliare al corretto uso di questi mezzi di comunicazione
articolo completo
Benedetto 261bis,inserito nel nostro codice penale come strumento di lotta contro il razzismo e l intolleranza.Di per se un codice nato per seguire gli orientamenti internazionali ma che da quando è entrato in vigore è quasi sempre stato applicato in maniera unilaterale,e spesso travisato.Mi riferisco ad attacchi antisemiti o presunti tali ma che spesso piu' che esternazioni razziste contro gli ebrei sono attacchi contro Israele.Cosa ben differente.
Oltre che limitare la liberta' di parola,cosa grave,questo articolo sta producendo un effetto sotterraneo ben piu' pericoloso delle esternazioni xenofobe.
Limito il mio ragionamento alla rete.Giusto ma discutibile tenerla sotto controllo,ma non dimentichiamo che questo canale è un ottimo termometro dell intolleranza presente nella popolazione.Si scrive intolleranza ma spesso si dovrebbe leggere sfogo.Le nostre autorita' piuttosto che bloccare,o tentare di farlo,dovrebbero leggere ,informarsi ed eventualmente reagire sul concreto non sul generale come si fa ora.E' un grave errore coprire il tutto con un articolo di legge,tanto per pulirsi la coscenza.La lotta al razzismo,sacrosanta in una nazione civile come la Svizzera non puo' e non deve passare attraverso un bavaglio legale.Ma con altre "armi".Il tutto per evitare brutti risvegli del tipo "Ma andava tutto bene,nessuno ha reclamato"