
peccato sia stata abolita,un voto per alzata di mano è sicuramente la forma di domocrazia piu' limpida che esista.
3 - XIX e XX secolo
Considerata da molti come forma ideale di Democrazia , la Landsgemeinde si diffuse subito dopo la caduta della vecchia Conf. (1798), ma sotto la Repubblica elvetica fu proibita. Con l'Atto di mediazione il divieto fu abolito, ciò che consentì a tutti i cant. rurali di ripristinarla, a condizione che il suo ordinamento e le sue competenze fossero adattate in modo da essere compatibili con il diritto superiore (Atto di mediazione del 1803, Patto fed. del 1815, Costituzione fed. del 1848 e del 1874). Anche nei com. giurisdizionali e Comun grandi grigionesi venne di nuovo introdotto il sistema della democrazia diretta (in alcuni casi mantenuto fino a oggi), mentre nelle decanie vallesane si svilupparono istituzioni di tipo rappresentativo. Gersau perse l'indipendenza e passò al cant. Svitto; la valle d'Orsera fu annessa al cant. Uri, ma per l'amministrazione dei beni comuni poté mantenere la sua assemblea. Negli ex territori soggetti la Landsgemeinde non venne più reintrodotta.
I promotori delle Giornate rivoluzionarie del 1830 fecero spesso riferimento alla tradizione democratica della Landsgemeinde, un sistema ben accolto dalla pop. rurale. Le Costituzioni cant. degli anni 1830-40 e la Costituzione fed. del 1848 stabilirono gli strumenti di democrazia diretta nei cant., che nella seconda metà del XIX sec. nell'ambito dello Stato fed. vennero ampliati sul modello della Landgemeinde. La Costituzione fed. del 1848 era fondata sui concetti dell'Illuminismo e sulla dottrina della sovranità popolare (Jean-Jacques Rousseau). La revisione totale del 1874 aggiunse alla democrazia liberale e rappresentaviva elementi di democrazia assembleare, che si rifacevano al precedente storico della Landsgemeinde.
I cant. rurali attribuirono alla Landsgemeinde competenze diverse. Nei cant. di Uri e Appenzello Interno le competenze elettorali, legislative e finanziarie rimasero centrali, come pure il principio della libera discussione. Appenzello Esterno nel 1876 eliminò la possibilità di intervenire liberamente, introducendo la cosiddetta discussione popolare (Volksdiskussion), che richiedeva ai cittadini di presentare le proposte per iscritto prima dell'assemblea. Nello stesso anno fu introdotto lo scrutinio segreto per l'elezione del deputato al Consiglio degli Stati, ma dal 1995 tale competenza è stata di nuovo affidata alla Landsgemeinde. Anche nel cant. Obvaldo dal 1922 le urne stabilirono i destini delle modifiche costituzionali e dei progetti di legge, lasciando alla Landsgemeinde solo il dibattito preliminare (soppresso nel 1968 per i progetti di legge). Dal 1971 Glarona ricorre alle urne per eleggere l'esecutivo cant. e i due Consiglieri agli Stati, e dal 1994 il medesimo sistema è impiegato a Nidvaldo per tutte le elezioni più importanti (governo cant., Consigliere agli Stati), per le modifiche costituzionali e altri oggetti rilevanti. Proposta a più riprese a partire dalla Rigenerazione, dopo diversi tentativi la soppressione della Landsgemeinde fu accettata in alcuni cant.: Zugo e Svitto la abolirono nel 1848, Uri nel 1928, Nidvaldo e Appenzello Esterno, entrambi attraverso una votazione popolare, nel 1996 risp. nel 1997, Obvaldo nel 1998 (dopo che fu respinta nel 1919, 1922, 1966 e 1973). Da quando la corporazione dell'Oberallmeind di Svitto e la corporazione (com. patriziale) di Uri si separarono dai rispettivi cant. (1833 e 1888), nei loro com. sopravvivono due istituzioni che risalgono direttamente alla Landsgemeinde del vecchio Paese di Svitto e a quella di Uri.
Le Landsgemeinden furono soppresse per ragioni diverse. Nel caso di Zugo, Svitto e Uri, oltre alle rivalità di partito, furono determinanti soprattutto le tensioni tra le regioni, ma anche il fatto che il sistema penalizzava le regioni discoste (a Uri e Svitto). La soppressione dell'istituto nei cant. Nidvaldo, Obvaldo e Appenzello Esterno, tra il 1996 e il 1998, è motivata da ragioni organizzative (come la mancanza di spazio dopo l'introduzione del Suffragio femminile ) e la propensione verso forme moderne di democrazia (in particolare il ricorso alle urne).
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