martedì 28 agosto 2007

imperatrice nuda


Lo scrittore italo-svizzero si è spento lunedì a Massagno, all'età di 94 anni. Hans Ruesch si era fatto conoscere a livello mondiale quale pilota di Formula 1, romanziere e difensore dei diritti degli animali.
Denuncia e processi

Nel 1975 Hans Ruesch diede vita al Centro informazioni vivisezionistiche internazionali scientifiche, una fondazione che aveva sede in Svizzera.



L'anno seguente venne pubblicata "L'imperatrice nuda", un libro sulla vivisezione che destò grande scalpore. In seguito a questo testo, che denunciava senza mezzi termini le pratiche dell'industria farmaceutica, lo scrittore venne trascinato da un tribunale all'altro.



Secondo Ruesch, la vivisezione rappresenta soltanto una lucrosissima truffa, che ha come unico scopo di raccogliere ingenti fondi per compiere ricerche inutili.



La maggioranza dei medici che difendono la vivisezione "non sanno che cosa difendono, poiché non ne sospettano lontanamente l'inerente fallacia e crudeltà", scrisse nell'"Imperatrice nuda".



Pur pubblicati con grande successo in diversi paesi, i suoi libri vennero praticamente ignorati in Svizzera. Il motivo, secondo lo stesso Ruesch, era da ricercare nelle pressioni esercitate dalle aziende farmaceutiche, vivamente criticate nei testi dello scrittore.
(fonte Swissinfo:http://www.swissinfo.org/ita/prima_pagina/detail/Deceduto_Hans_Ruesch_pioniere_della_lotta_alla_vivisezione.html?siteSect=105&sid=8148693&cKey=1188320773000&ty=st)

Ero poco più di un bambino quando mi arrivò tra le mani il libricino,"Imperatrice nuda" ricordo che mi scioccarono le foto di animali sottoposti a vere e proprie torture,spesso senza motivi.Lo ripresi anni dopo e ne lessi i contenuti.Cominciai a farmi un idea personale sulla vivisezione e sull industria farmaceutica.Quest ultima,va detto è una enorme macchina da soldi.Pensiamo solo alla Svizzera con la nostra Novartis.Ruesch si scagliò contro le pratiche violente sugli animali.E vedendo la risposta del gigante credo abbia centrato il bersaglio.Non ho intenzione di fare un processo alle ditte farmaceutiche,ma è risaputo che molti dei loro comportamenti sono discutibili ed a volte al limite della legge.Mi riferisco in particolare sui prezzi dei loro prodotti ed i sistemi di protezione(brevetti).La salute è sicuramente l apetto sociale che unisce indistintamente tutta la popolazione mondiale.La possibilità di acceso alle cure deve essere accessibile a tutti,e sopratutto costare il meno possibile.Il tutto mantenendo lo stesso standard di qualità anche in paesi poveri.Cioè il più alto possibile.